Allarme CO2 nell’atmosfera: il WWF lancia un appello

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Davide Basili
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co-2-allarme-wwfLa misurazione effettuata dagli scienziati del Mauna Loa Observatory, nelle Hawaii, parla chiaro: il livello di anidride carbonica (CO2) presente in atmosfera è arrivato a segnare 399,50 ppm (parti per milione). Un numero altissimo, se si considera che una tale concentrazione non è mai stata raggiunta in 800mila anni e che, 55 anni fa, nel 1958, la misurazione segnava appena 316 ppm.

A dare l’allarme il WWF, che ha lanciato un appello disperato per tutelare il riscaldamento globale, in quanto la situazione è davvero preoccupante: se il livello di  CO2 aumentasse ancora, assisteremo a veri e propri scenari apocalittici. Non solo avremmo temperature altissime, ma queste si alternerebbero a tempeste, inondazioni e lunghi periodi di siccità.

Come infatti ha dichiarato la responsabile Clima e Energia WWF Italia, Mariagrazia Midulla: “A livello globale le comunità e i governi già faticano a rispondere alla siccità, ai cattivi raccolti e agli eventi meteorologici estremi, anche nei paesi ricchi come gli Stati Uniti. Se i livelli di CO2 continueranno ad aumentare sarà sempre più arduo adattarsi ai cambiamenti climatici”.

Secondo gli scienziati le cause di questa terribile realtà sono da attribuire solo ed unicamente all’uomo, che usa in modo esagerato i combustibili fossili, a cominciare dal gas naturale, dal carbone ed il petrolio, che sono necessari per scaldare le case, per cucinare e per far funzionare i mezzi di trasporto e gli impianti industriali.

Ralph Keeling, dello Scripps Institute, l’istituzione americana che gestisce l’osservatorio hawaiano, ha commentato: “Speravo non fosse vero, ma sembra chiaro che entro maggio si supererà la soglia di 400 ppm. Questa è una pietra miliare che ci ricorda la necessità di diminuire le emissioni in atmosfera”.

L’unica soluzione possibile è quella di arrivare ad una svolta globale, iniziando ad utilizzare le energie rinnovabili e pulite. Così facendo, come ha spiegato la Midulla: “Saremo in grado di ridurre drasticamente le emissioni di CO2 e, infine, stabilizzare e ridurne la concentrazione. I costi dell’elettricità da fonti rinnovabili sono scesi drasticamente e, dal 2011, sono competitivi con i combustibili fossili. L’energia rinnovabile può diventare “la nuova normalità”.

Davide Basili
5 aprile 2013