Un rimedio contro l’Hiv arriva dal tabacco

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Pianta del tabacco: una nuova frontiera contro l'Hiv

Il tabacco è al centro di un rinnovato interesse scientifico. Ciò si deve ad alcune proprietà che lo renderebbero la pianta ideale per la sintesi di nuovi biofarmaci, in maniera efficiente ed economica, in grado di contrastare virus come l’HIV e altre gravi malattie. Queste sono le conclusioni del progetto di ricerca internazionale Pharma-Planta, partecipato dai ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche (Istituto di biologia e biotecnologia agraria Ibba-Cnr e Istituto di genetica vegetale Igv-Cnr), dal Laboratorio Biotecnologie dell’Enea (Agenzia nazionale per le Nuove tecnologie, l’Energia e lo Svilppo Economico Sostenibile) e dell’Università di Verona (Dipartimento di Biotecnologie).

“La missione principale di Pharma-Planta è stata quella di sviluppare metodologie innovative per la produzione di nuovi anticorpi e vaccini dalle piante”, spiega Alessandro Vitale dell’Ibba-Cnr. “I farmaci sviluppati su base vegetale – rispetto a quelli prodotti per via biotecnologica in microorganismi o cellule animali – hanno costi di produzione notevolmente inferiori, e ci si aspetta che siano altrettanto efficaci e più sicuri”. Il progetto è partito nel 2004 e, finanziato dalla Commissione Europea con 12 milioni di euro, ha coinvolto 40 gruppi di ricerca appartenenti a 33 istituzioni di ricerca e industriali e rientra nel 6° Programma Quadro UE. Si pone l’obiettivo di utilizzare organismi vegetali geneticamente modificati per la produzione di farmaci, oltre ad avviare una regolamentazione normativa sulla questione.

“Grazie a piante geneticamente modificate di tabacco è stato prodotto e purificato un anticorpo umano che neutralizza ad ampio spettro molti isolati del virus HIV-1 e potrebbe presto diventare strategico per ridurre la diffusione del virus nei paesi più poveri e più colpiti”, prosegue Eugenio Benvenuto, responsabile del Laboratorio Biotecnologie dell’Enea. “I risultati di laboratorio sono stati sviluppati in una vera linea industriale e la quantità di farmaco prodotta è stata sufficiente per la sperimentazione clinica, che ha avuto inizio nel giugno 2011 presso l’Università del Surrey (Regno Unito). L’impianto realizzato per questo primo farmaco ‘verde’ potrà essere utilizzato per produrre e purificare dalle piante altre proteine ricombinanti con effetti farmacologici”.

I ricercatori di tutto il mondo fanno uso delle numerose metodologie per lo sviluppo di biofarmaci da piante sviluppate dal progetto Pharma Planta. Inoltre, all’interno del progetto, sono stati prodotti circa 200 articoli su riviste scientifiche internazionali, sottoscrivendo un accordo per il libero accesso ai risultati e ai prodotti del progetto (copyright, brevetti, varietà vegetali).

“I risultati ottenuti nell’ambito del progetto – conclude Mario Pezzotti, dell’Università di Verona – hanno portato alla costituzione di Officina biotecnologica, spin-off del nostro ateneo che ha come obiettivo la produzione in foglie di tabacco di un autoantigene umano potenzialmente efficace per la prevenzione del diabete autoimmune”.

Stefano Erbaggio