
DSM: le novità introdotte nella nuova edizione
- Krizia Ribotta
- 10 Gennaio 2013
- Medicina, Salute & Medicina
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Vedi anche: DSM: cosa non viene (più) considerato disturbo mentale
Nella nuova edizione del DSM, in uscita a maggio, tra i disturbi alimentari è stato incluso il “binge eating”, che consiste nel mangiare troppo e senza sensi di colpa. Il mangione in questione è in sovrappeso, ma non si lamenta, a differenza del bulimico che, dopo essersi abbuffato, sente di aver sbagliato e cerca di eliminare il cibo in eccesso attraverso vomito e uso di lassativi. Il “binge eating” assume quindi una posizione di ruolo e non può marginale, come nella scorsa edizione del manuale, in cui compariva solo nell’appendice.
Un altro disturbo introdotto è il “disruptive mood dysregulation disorder” (DMDD), ovvero quello che potremmo chiamare disregolazione dei bambini facilmente irritabili e soggetti a scatti di rabbia tre o più volte alla settimana per un periodo superiore all’anno. L’aggiunta di questa novità ha come scopo quello di aiutare i minori affetti da disturbo bipolare, il cui numero sembra essere in aumento.
I disturbi ossessivo-compulsivi si arricchiscono di due nuove patologie: lo “skin picking disorder” (dermatillomania), ovvero il disturbo di escoriazione e l’”hoarding disorder”, che colpisce quelle persone che mostrano difficoltà a privarsi delle loro cose, anche se non le usano più e se hanno perso valore.
Nell’ambito dei disturbi specifici dell’apprendimento vengono introdotte la sindrome psicotica attenuata, in cui la persona manifesta sintomi simili alla psicosi (ad esempio sentire delle voci), ma è in grado di distinguere realtà ed immaginazione, il disturbo da uso di videogiochi, che consiste nella dipendenza dai giochi on-line e il comportamento autolesionistico non suicidiario, che colpisce quelle persone che, nonostante presentino comportamenti autolesionistici, non hanno intenzione di suicidarsi.
Krizia Ribotta
10 gennaio 2013