Un utilizzo eccessivo di sale può favorire la demenza

Scritto da:
Adele Guariglia
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1 minuto

È fatto risaputo che una dieta sregolata associata ad una vita sedentaria possono avere riscontri negativi sia in giovane età che avanzata.cloruro di sodio

Andando avanti con gli anni il cervello tende a degenerare e le capacità cognitive a declinare, questo è un fatto ben noto, ma si è giunti alla conclusione, in seguito ad uno studio congiunto tra il Baycrest Reserch Centre don Aging and the brain, l’Institut Universitaire de Geriatrie de Montreal, la McGill University e la Universite de Sherbrooke,  che una dieta ricca di sale associato ad uno scarsa attività fisica possono favorire l’insorgere della demenza senile.

L’eccesso di sale e la carenza di attività non sono dannose solo per le persone anziane, anzi, coloro che sono nella mezza età abusando di sale e riducendo l’attività fisica al minimo possono predisporsi ad un rapido declino cognitivo; l’accoppiamento sodio/sedentarietà sarebbe anticipatorio di demenza sia per le persone adulte che per quelle in età già avanzata.

I soggetti che hanno partecipato allo studio erano sia di sesso maschile che femminile con età compresa tra i 67 e gli 84 anni, in numero di 1262; gli studiosi sono arrivati alla conclusione che riducendo i livelli di sodio assorbiti già entro tre anni si può ridurre la pressione sanguigna e così il rischio di malattie vascolari e cardiache, favorendo uno stato di salute più duraturo anche per il cervello logicamente.

La dottoressa Alexandra Fiocco, coordinatrice dello studio, ha affermato che si è così “generata una prova importante che l’assunzione di sodio non solo ha un impatto sulla salute del cuore, ma anche la salute del cervello”

La dose giornaliera di sodio consigliata e raccomandata è compresa tra i 575 e i 3500 mg a dispetto dell’età e delle condizioni di salute della persona che lo assume, così immettere nel nostro corpo una quantità limitata di sodio diventa un dovere per mantenerci in salute per svariati motivi.

Eccedere nella dose giornaliera di sodio associandolo a poco movimento può causare danni, e non pochi. La coordinatrice dello studio spiega sulle pagine di Neurobiology of Aging che i risultati dello studio hanno portato all’evidenza che una dieta ricca di sodio, associata a poco esercizio si è rivelata molto dannosa in particolare per le performance cognitive negli adulti più avanti con gli anni. Il riscontro positivo però si ha nel denotare che gli anziani sedentari non hanno riportato un declino cognitivo nei tre anni in cui sono stati seguiti riducendo il consumo di sodio.

Dovremmo cercare di consumare cibi meno ricchi di sodio, non solo per aiutare il nostro apparato circolatorio quindi, ma anche per prevenire uno dei mali che affligge una grande quantità di persone, la demenza.

Sarebbe giusto cercare di abituarci al sapore dei cibi non conditi ed utilizzare in maggiore quantità spezie e carni bianche evitando i cibi in scatola e gli snack salati.

Basterebbero pochi accorgimenti e sacrifici per aiutare noi stessi e garantirci una senilità lucida.