Nord Italia: terremoto di magnitudo 5.2

Scritto da:
Massimo Gigliotti
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terremoto-LunigianaNuovo fenomeno sismico nel Nord Italia, in questo solstizio estivo del 2013. Secondo i rilievi registrati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia il sisma è stato registrato alle ore 12.33 con magnitudo 5.2 a una profondità di circa 5 chilometri. L’epicentro è localizzato tra i comuni di Fivizzano e Casola in Lunigiana in provincia di Lucca e Minucciano in provincia di Massa. La scossa è stata avvertita nelle città del Nord e Centro Italia. Torna la paura soprattutto in Emilia, nelle zone terremotate poco più di un anno fa da una sorta di sciame sismico durato circa due mesi.

Le scosse di assestamento di questo evento odierno sono già numerose, e diverse quelle sopra i 3.5 gradi di magnitudo. È presto per determinare i danni e se ci siano feriti. Quel che è certo è che sono subito intervenuti gli uomini dei vigili del fuoco e delle protezioni civile locali. Molti edifici pubblici sono stati evacuati per tempo.

Sembra che l’inizio dell’estate sarà marcato dai dibattiti su questo nuovo caso, con tutti i possibili risvolti dei “se” e dei “ma”. Ancora una volta è allora il caso di ribadire immediatamente che non è possibile prevedere per tempo le scosse sismiche, né la loro entità.

Analizzando i dati rilevati dall’INGV di quest’ultima settimana, si può notare come nel territorio della Lunigiana non vi siano eventi sismici prima della scossa di magnitudo 5.2 di oggi, se non una scossa di 3.4 con epicentro a Equi Terme, a pochi chilometri di distanza, cinque giorni prima. Nel frattempo però sono stato registrati anche scosse superiori ai 3 gradi in altre località del centro-nord nei giorni seguenti: a Perugia, Modena e Verona. Ciononostante l’evento sismico che ha portato all’eccezione è stato solo uno.

Ampliando l’analisi dei dati a due mesi, l’attività sismica, costante ma di bassa entità, si concentra tra l’Umbria e le Marche, e tra la Sicilia e la Calabria. Nulla che potesse funzionare da campanello di allarme per un nuovo sisma di grande forza.

L’avvertimento perciò è quello di non incappare, anche questa volta, nell’errore di pensiero che si sarebbe dovuto avvertire per tempo la popolazione locale e correre ai ripari con evacuazioni preventive. Un terremoto non è un’alluvione e nemmeno una frana: non si hanno elementi certi di previsione.

Massimo Gigliotti
21 giugno 2013