Raffigurata un’eruzione vulcanica su un murale del Neolitico

Scritto da:
Leonardo Debbia
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1 minuto

Che i nostri antenati di 10mila anni fa abbiano assistito a eruzioni vulcaniche è sicuro, ma a quando possa risalire una prima raffigurazione di un tale evento, magari in un graffito su una parete di una grotta, non è stata finora accertato.

Il vulcano Hasan Dagi (credit: Janet C. Harvey)
Il vulcano Hasan Dagi (credit: Janet C. Harvey)

O quanto meno, i pareri degli studiosi, a tal proposito, non concordano.

Ora, una roccia vulcanica di cui si conosce l’età di formazione, suggerisce che la pittura rupestre di Catalhoyuk può essere collegata ad un’eruzione avvenuta nel territorio occupato dalla odierna Turchia, secondo i risultati di una ricerca svolta da Axel Schmitt, dell’Università della California di Los Angeles, pubblicati sulla rivista Plos ONE.

Il team di Schmitt ha analizzato alcune rocce del vulcano Hasan Dagi, allo scopo di determinare se corrispondesse all’eruzione vulcanica raffigurata in una pittura rupestre del sito neolitico di Catalhoyuk, in Turchia, risalente a circa 6600 anni a.C.

Il murale in questione è in pratica un’antica ‘mappa’. Fu rinvenuta tra le rovine di una abitazione negli anni Sessanta e ora è custodita presso il Museo delle Civiltà Anatoliche di Ankara.

Per determinare se 7.000 anni fa Hasan Dagi fosse stato attivo, gli scienziati hanno raccolto e analizzato campioni di roccia vulcanica e polvere di pomici prelevati dalla vetta e dai fianchi del vulcano, sul cui contenuto in zirconio è stato poi utilizzato il metodo radiometrico denominato ‘U/Th/He zircon geochronology’, altrimenti conosciuto come ‘datazione basata sugli elementi uranio-torio-elio’.

Le datazioni ottenute sono poi state confrontate con la datazione archeologica del murale.

La tessitura delle rocce vulcaniche e le età verificate sostengono l’ipotesi che i residenti di Catalhoyuk possano aver raffigurato una eruzione esplosiva del vulcano Hasan Dagi cui potrebbero aver assistito.

La datazione della roccia vulcanica ha indicato, infatti, che un’eruzione si è effettivamente verificata intorno al 6900 a.C., evento che concorda con il momento in cui è stato dipinto il murale.

I tempi coincidono e questo significa che gli abitanti della regione avrebbero assistito a questa eruzione.

Tuttavia, il significato di questo dipinto è tuttora controverso dato che, secondo alcuni, sarebbe di tutt’altro genere, addirittura della rappresentazione di una pelle di leopardo.

“Abbiamo verificato l’ipotesi che il murale di Catalhoyuk raffiguri un’eruzione vulcanica e abbiamo scoperto una registrazione geologica coerente con questa ipotesi”, afferma Schmitt.

“La presenza di cristalli di zirconio in quell’area, associata ad eruzioni precedenti, assegnabili al tardo Pleistocene, circa 29mila anni fa, ci induce a supporre che l’Hasan Dagi possa essere considerato un vulcano ancora in grado di dar luogo a future eruzioni”.

Leonardo Debbia
13 gennaio 2013