Le perdita di memoria a breve termine prodromo dell’Alzheimer

Scritto da:
Adele Guariglia
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1 minuto

È stato pubblicato su Archives of General Psychiatry uno studio che suppone esista una correlazione tra i casi di perdita di memoria a breve termine e la malattia di Alzheimer. I ricercatori hanno ipotizzato alzheimerche la perdita di memoria a breve termine possa essere un prodromo dell’Alzheimer.

Per questo studio, condotto dal Centro de Investigation Biomedica en Red de Salud Mental di Barcellona, sono stati inserite 517 persone nella sperimentazione. L’esperimento è stato realizzato per stimare in quale modo la perdita della memoria potesse predire lo sviluppo o la progressione del declino cognitivo dovuto a demenza degenerativa primaria.

I soggetti erano divisi a seconda della gravità o dell’insorgenza della malattia di Alzheimer: 116 soffrivano di una perdita cognitiva lieve (MCI-Mild Cognitive Impairment) ma loro fu diagnosticato l’Alzheimer entro due anni; 204 erano affetti da decadimento cognitivo lieve ma non avevano sviluppato la malattia mentre altri 197 non avevano alcun tipo di problema a livello cognitivo.

Il gruppo sperimentale è stato sottoposto a diverse serie di esami e test, tra cui anche test biomaker, che poi sono state valutate dai ricercatori che hanno evidenziato che i marcatori cognitivi erano in grado di prevedere la variazione nell’insorgere o meno della malattia. Ai biomarcatori cognitivi è dovuta il cinquanta per cento della varianza.

La situazione di perdita di memoria, dovuta ad una live alterazione cognitiva all’inizio dello studio, è risultato un fattore predittivo e molto più marcato dell’Alzheimer rispetto al resto dei biomarcatori; questo è stato concluso dai ricercatori.

Sarebbe quindi doveroso prendere in considerazione e con maggiore accuratezza quella che sembrerebbe una semplice perdita di memoria poiché potrebbe portare poi allo sviluppo della forma più comune di demenza degenerativa invalidante ad esordio prevalentemente senile.