Internet Addiction

Scritto da:
Florinda Saverino
Durata:
1 minuto

Nel XXI secolo la comunicazione è prevalentemente basata sull’elettronica, internet ed i computer grazie alle sempre più economiche, accessibili e semplici modalità di utilizzo ed acquisto sono ormai nelle case di ognuno di noi. L’uomo con la tecnologia ha creato un nuovo modo di comunicare tra le mura domestiche e nel sociale attraverso il computer, dove mette in atto meccanismi relazionali di ogni tipo. Il cybermondo è una realtà molto più immaginaria e simbolica che fisica, molto più concettuale che diretta. Questa nuova magia tecnologica permette alle persone di comunicare tra loro indipendentemente dal luogo in cui si trovano o dal fuso orario, annullando le distanze spaziali.

Internet-Addiction

Il computer permette di conoscere l’altro, ma non abbastanza da incontrarlo e accettarlo nella sua diversità e nella sua interezza, perché si trova all’esterno della dimensione del reale. Una conoscenza degli ambienti virtuali diventa quindi indispensabile per il ricercatore o il terapeuta che desidera studiare la realtà che i nuovi mezzi di comunicazione offrono, attraverso la strutturazione di quel fenomeno chiamato New Addiction Desorder.

Un contatto eccessivo con il mondo delle tecnologie può inserirsi all’interno di contesti familiari o educativi non adeguati. Per gli adolescenti (che rivestono la percentuale più alta di consumatori tecnologici), la sensazione di appagamento “illusorio” che l’oggetto additivo può determinare e le intense stimolazioni sensoriali o emozionali che esso è in grado di dare, finiscono per accentuare la percezione di vuoto quando l’oggetto non è più disponibile.

La dipendenza da internet finisce così con l’accentuare la presa totalizzante ed esclusiva sulla mente dell’addict, venendosi così a consolidare un circuito della dipendenza sempre più stretto fino a escludere altre possibilità di gratificazione e di fruizione del piacere.

Oggi non esiste famiglia nella quale televisione, computer, videogame, telefonini non occupino uno spazio ampio, si tratta di oggetti entrati all’interno dell’uso comune di tutte le fasce sociali e ai quali non sembra possibile rinunciare.

Il nostro mondo tecnologico seppur utile da un lato è compulsivo e pervasivo dall’altro, un mondo sempre più tecnologicamente accelerato rischia di lasciare gli esseri umani privi di riferimenti sicuri per orientarsi nella dimensione dell’etica e del significato, di svuotare affetti e sentimenti.

Florinda Saverino
5 dicembre 2013