Inquinamento in-door, una pericolosa realtà per l’uomo

Scritto da:
Adele Guariglia
Durata:
1 minuto

 Una ricerca effettuata dall’Ispra evidenzia che il nostro sistema respiratorio è l’apparato che principalmente  viene più danneggiato da una scarsa qualità dell’aria in-door.inquinamento in-door L’inquinamento in-door è definito come la presenza di agenti contaminanti fisici, chimici e biologici in ambienti ristretti e confinati, i quali non sono presenti in ambienti aperti. Molte ricerche hanno ritrovato che gli ambienti chiusi risultano più inquinati rispetto a quelli esterni, anche nelle zone cittadine. Questo fenomeno non è dovuto ad una sola causa poiché ci sono diversi fattori, correlati tra loro, che influiscono su questo problema che grava su tutti noi che passiamo la maggior parte del nostro tempo in ambienti chiusi.

I sintomi prodotti da questo tipo di inquinamento possono andare da cambiamenti acuti e cronici delle funzioni polmonari a semplici allergie oppure a sintomi come asma, bronchiti e polmoniti. Addirittura per alcune sostanze è stata rilevata una capacità di alterazione del livello cellulare potendo portare alla formazioni di tumori. I prodotti nocivi per il nostro sistema respiratorio presenti nell’aria sono in particolare prodotti della combustione dei sistemi di riscaldamento e dei sistemi per la cottura dei cibi. In Italia, nonostante non vi sia una legge che stabilisca il controllo dell’inquinamento in-door, sono state emanate delle linee guida per la tutela e la promozione della salute nei luoghi chiusi da province e regioni autonome.

Uno studio sviluppato quest’anno dal nome “Stufe da cucina, ambiente, salute e cambiamento climatico: una nuova visione per un vecchio problema “ constata che i paesi ancora in via di sviluppo bruciano annualmente circa 730 milioni di tonnellate di combustibile di biomassa per utilità domestica o riscaldamento delle serre. Nei pressi di accumuli di ghiaccio o neve si è potuto evidenziare un’accelerazione del disgelo a seconda della quantità di emissioni delle stufe da cucina e si è avanzata l’ipotesi che ciò sia la causa anche delle variazioni dei periodi di pioggia in India e Cina.

Si è scoperto che le stufe che si utilizzano tranquillamente in casa producono un quarto delle sostanze tossiche presenti nell’ambiente, senza tener conto del consumo di legna che porterà alla deforestazione. Nel 2008 uno studio in Nepal ha testimoniato che l’inquinamento dell’aria all’interno delle case è il quarto fattore di rischio per la salute in questo paese. Il Nepal è uno dei paesi più poveri al mondo e non si ha il gas in casa. Dal 1980 si sono  incluse le stufe da cucina ottimizzate (ICS) all’interno di un progetto di sviluppo così da migliorare la vita e l’ambiente domestico.

http://www.avaaz.org/it/australian_carbon_price/?cl=1248873088&v=10127