Rischi di patologie cardiache ridotti in chi segue una dieta vegetariana, è vero?

Scritto da:
Salvatore Maurizioli
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Alimenti tipici della dieta vegetariana
Alimenti tipici della dieta vegetariana (wikipedia)

Quando la dieta è vegetariana i rischi di morte per una patologia cardiaca si riducono del 32% rispetto a coloro che seguono un alimentazione standard.

Questo è lo studio presentato dall’Università di Oxford pubblicato poi nel Journal of Clinical Nutrition.

Francesca Crowe, a capo dello studio, ha sottolineato come “i maggiori benefici di una dieta Vegetariana si riflettano in bassi livelli di colesterolo e, generalmente, in un’ottima pressione del sangue a dimostrazione di quanto la dieta vegetariana contribuisca nella prevenzione e nella riduzione dei rischi di insorgenza delle malattie cardiache.

Effettuato su circa 45 mila volontari, lo studio risulta essere il più grande mai eseguito sulla dieta vegetariana abbinata ai rischi di patologie cardiache e vascolari all’interno del regno unito.

Lo studio dunque, soprattutto a chi presenta una predisposizione genetica, suggerisce il cambio di dieta a quella vegetariana come mezzo preventivo all’insorgenza di rischi cardiaci.

Analisi oggettiva dello studio:
Lo studio apparso oggi 31 gennaio su tutta la rete, come detto, è stato effettuato su più di 45 mila volontari. Questo ha comportato una non selezione dei candidati incidendo radicalmente sui risultati.

Il campione di uno studio, per essere realistico, deve considerare una serie di fattori fondamentali in quanto mettere a confronto un individuo che segue una dieta vegetariana, che per ovvi motivi è molto attento alla salute, con 10 individui che di fatto non seguono alcuna dieta e non curano in alcun modo la propria alimentazione porta risultati e cifre esclusivamente numeriche. Questo si riflette in una risposta puramente statistica, molto generica e poco affidabile.

Più attendibile sarebbe stato, invece, mettere a confronto volontari attenti alla propria dieta, la cui alimentazione non si basa soltanto su carne ma abbonda anche in frutta, vegetali e pesce e confrontarli, a questo punto, con coloro che seguono una dieta vegetariana. I risultati sarebbero stati senz’altro diversi e – come dimostrato da numerosissimi studi – le percentuali di differenza irrisorie.

Essere attenti alla propria alimentazione, seguire una dieta onnivora, prendere le giuste quantità di carne e pesce, abbondare in frutta e verdura resta, come ci insegnano decenni di evoluzione scientifica, la miglior soluzione per una vita sana e priva di carenze.

Salvatore Maurizioli
31 gennaio 2013