Pillola abortiva Ru486: nel 2012 aumento delle vendite del 30% rispetto al 2011

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Krizia Ribotta
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pillola-abortivaSecondo i dati forniti dall’azienda Nordic Pharma, che dal 1 aprile 2010 distribuisce la pillola abortiva Ru486 nel nostro Paese, analizzando le statistiche relative al 2012 è emerso che si è registrato un aumento pari al 30% rispetto al 2011. Infatti, a fronte delle 7.400 confezioni vendute due anni fa, l’anno scorso il numero è salito a 9.683, quasi 10mila.

A livello regionale, il 50% (4.848) del totale delle confezioni vendute è stato distribuito tra il Piemonte (2.322), la Puglia (1.486) e la Toscana (1.040).

Seguono poi, in ordine descrescente: Liguria (890), Lazio (847), Emilia Romagna (645), Lombardia (566), Campania (465), Sicilia (362), Veneto (333), Friuli Venezia Giulia (160), Abruzzo (130), Sardegna (125), Calabria (104), Valle d’Aosta (69), Trentino Alto Adige (48), Basilicata (35), Molise (30), Umbria (12) e Marche (10).

Il direttore medico della Nordic Pharma, Marco Durini, ha commentato: “Le regioni in cui la metodica ha preso decisamente piede sono il Piemonte, la Liguria, l’Emilia Romagna, la Toscana, la Puglia. In Lombardia, Lazio, Campania e Sicilia, nonostante gli incrementi delle vendite riportati, siamo ben lontani da un posizionamento fisiologico della metodica farmacologica. Marche, Abruzzo e Calabria, poi, rappresentano realtà ancora più difficili, dove l’uso della pillola è quasi aneddotico”.

Come mai, dunque, la distribuzione della pillola abortiva non è omogenea? Secondo Durini, la causa principale è da attribuire al fatto che in certe regioni, quelle in cui le vendite sono basse, le aziende ospedaliere, per somministrare il farmaco, richiedono il ricovero ospedaliero obbligatorio, mentre in altre, come l’Emilia Romagna, in cui le vendite sono molto alte, gli ospedali offrono la pillola abortiva anche tramite il Day Hospital.

Krizia Ribotta
12 gennaio 2013