Le persone obese hanno più rischio di prendere l’influenza

Scritto da:
Adele Guariglia
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1 minuto

Gli studi di alcuni scienziati  dell’University of North Caroline (USA) hanno dimostrato come, le persone in sovrappeso o obese, hanno più probabilità rispetto alle altre di sviluppare forme influenzali. Il sistema immunitario, infatti, pare che lavori meno bene a causa dei chili di troppo, il che rende l’organismo più vulnerabile ai virus. Conclusioni ottenute grazie all’arrivo dell’influenza A (virus H1N1) nel 2009; i ricercatori osservarono che, le persone obese, erano quelle maggiormente colpite dall’influenza, ma per poterne studiare e capire meglio lo sviluppo della malattia, somministrarono il vaccino anti-influenzare a tre tipi di pazienti: obesi, sovrappeso, e in peso forma. Dopo alcuni mesi i soggetti sono stati sottoposti ad un controllo di anticorpi per monitorarne lo sviluppo dopo il contatto con il virus, e ad un controllo del sistema immunitario, più in particolare la capacità delle cellule T, fondamentali per la risposta immunitaria, di rpodurre gli interferoni che sono proteine in grado di tenere sotto controllo le infezioni causate da agenti esterni all’organismo. Comparando i risultati ottenuti, i ricercatori, sono giunti alla conclusione che, col passare del tempo, i livelli di anticorpi sviluppati con la vaccinazione calano molto più rapidamente nei pazienti obesi o sovrappeso rispetto a quelli in peso forma. Soprattutto, ad undici mesi di distanza dalla somministrazione del vaccino, in oltre la metà dei pazienti obesi, la quantità di anticorpi presenti nell’organismo era quattro volte inferiore rispetto a quella registrata nel primo mese; e soltanto il sistema immunitario del venticinque per cento di queste persone produceva interferoni capaci di bloccare il virus. Questo vorrebbe dire che, se i livelli di anticorpi non vengono mantenuti nel tempo e la funzionalità delle cellule T è compromessa, il sistema immunitario non può fare altro che limitare i danni e la gravità della malattia, cercando di farla progredire più lentamente possibile.