Dengue la febbre emorragica in rapida diffusione

Scritto da:
Marco Ferrari
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1 minuto

L’inverno molto mite che ci siamo lasciati alle spalle e le temperature in rialzo di questi giorni (anche di sei / sette gradi oltre le medie stagionali) favoriranno non poco lo sviluppo delle zanzare. Assieme a questi ditteri si ipotizza anche un incremento delle malattie virali connesse alle punture quali la Dengue.

Si tratta di una malattia infettiva causata da un virus, ne esistono diciamo così quattro “varianti” (DengueVirus1, 2, 3, e 4), l’infezione di una variante comporta l’immunità per quella sottospecie (grazie alla relativa risposta immunologica) ma non per le altre tre e la possibilità di ammalarsi anche di una variante diversa aumenta i rischi di complicazione.

Il virus utilizza la zanzara Aedes aegypti, che è possibile riconoscere dalle bande bianche sulle zampe e dalle linee sul torace. L’insetto è originario dell’Africa, ma da tempo è giunto anche in Italia.

Zanzara Aedes aegypti (Wikipedia)
Zanzara Aedes aegypti (Wikipedia)

La Dengue (dall’arabo “stanchezza”) esordisce con febbre, mal di testa, mialgie oltre ad eruzioni cutanee simili al morbillo, a volte si presentano anche emorragie talvolta con esisti anche mortali.

Non disponendo di vaccini antivirali la terapia è limitata all’idratazione del corpo, con lo scopo di contrastare gli effetti della perdita di liquidi.

Ciclo vitale (Credit Biogents)
Ciclo vitale (Credit Biogents)

 Come si può notare nel ciclo vitale sopra riportato, l’unica profilassi è quella di ridurre, per quanto possibile, le raccolte d’acqua in cui si sviluppano le larve; basti pensare che è sufficiente anche la poca acqua di un sottovaso quale quella dei vostri fiori in terrazza. Consigliabili inoltre i repellenti a base di piretroidi e le tende antizanzara. I luoghi dove non si può limitare la presenza di acqua (piscine, canali, ecc.) possono essere trattati con il Bacillus thuringiensis israelensis; si tratta di un batterio larvicida che produce delle tossine letali per le larve delle zanzare risparmiando gli altri organismi e naturalmente anche l’uomo.

 

Alcuni studi di diffusione entomologica ipotizzano che le zanzare (ad esempio quella tigre Aedes albopictus), grazie alle variate condizioni climatiche del continente europeo, giungeranno a breve anche nel nord europeo arrivando fino in Inghilterra (Interface – Journal of the RoyalSociety).

Diffusione della Dengue, dati 2008 – (Fonte WHO)
Diffusione della Dengue, dati 2008 – (Fonte WHO)

Aedes aegypti e le malattie trasmesse da questo insetto sono un tipico esempio degli effetti del riscaldamento globale associato agli scambi sempre più numerosi di merci e persone.

Sul fronte della lotta a questa malattia, al momento, sono in corso studi che prevedono l’allevamento di maschi della zanzara geneticamente modificati, da lanciare poi massivamente sul campo, in modo da generare uova fecondate destinate ad abortire o a dare luogo a tare genetiche (individui atteri ovvero senza ali), limitando così drasticamente le popolazioni di zanzare. Studi sul campo in Brasile, il paese con la più alta diffusione della Dengue, hanno dato buoni risultati.

Marco Ferrari
11 aprile 2014