Approda in Italia la nuova “pistola salva cuore”

Scritto da:
Redazione
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Approda la "pistola salva cuore"
Nasce un nuovo intervento più sicuro e meno costoso grazie alla nuova "pistola salva cuore".

Per la prima volta è stato utilizzato, nel territorio italiano, un dispositivo soprannominato “pistola salva cuore”. Il dispositivo è stato inventato negli Statu Uniti e, facilitando notevolmente la difficoltà dell’operazione ed arrivando a dimezzare la durata media di un intervento, permette di inserire un condotto dal ventricolo sinistro all’aorta discendente bypassando così la valvola aortica inferma. Nella fattispecie mediante l’uso del nuovissimo dispositivo applicatore e della valvola biologica l’operazione ha avuto una durata inferiore alle due ore.

E’ avvenuto a Bologna sotto l’equipe medica del Dr. Roberto di Bartolomeo del Policlinico S. Orsola-Malpighi in collaborazione con il team di anestesisti del Dr. Guido Frascaroli. La paziente affetta da stenosi aortica critica e di ben 86 anni, in mancanza dell’innovativa terapia, non sarebbe probabilmente stata operata secondo il classico intervento di sostituzione valvolare che, mediamente, richiede un tempo variabile tra le tre e le quattro ore. I medici hanno sottolineato che la paziente è stata la sedicesima persona a sottoporsi a questo tipo di intervento, mediante questa nuova tecnica. La paziente è tornata alla propria abitazione senza alcun problema.

L’introduzione in campo medico è un vero passo avanti. Basti pensare che si moltiplica la quantità di pazienti sottoponibili a questo tipo di interventi. Vi è una notevole riduzione del sanguinamento e soprattutto del tempo di anestesia generale: due ore rispetto le 3-4 che solitamente caratterizzano il tipo di intervento. Una riduzione si vede anche nei costi si parla infatti di circa il 30%. L’intervento avviene a “cuore battente” non è quindi necessario utilizzare terzi dispositivi per smuovere la circolazione. La tecnica d’intervento, inoltre, limita una serie di danni e di rischi e non presenta le stesse controindicazioni: ciò permetterà di ampliare ulteriormente il bacino di utenza operabile.