Ansia da prestazione sessuale: cause, soluzioni da evitare e rimedi utili

La causa più diffusa in assoluto di disfunzione erettile tra le lenzuola è dovuta a problemi d’ansia, anche se pochi uomini hanno ben chiaro per quale motivo si possano avere difficoltà di erezione a causa di uno stato di ansia o insicurezza sessuale.

Lo scopo di questo articolo è fare chiarezza sul meccanismo che dall’ansia da prestazione conduce ai problemi di erezione, nonché su tutte le possibili soluzioni che sarebbe meglio evitare perché inefficaci o perché possono rivelarsi più dannose anziché risolutive.

Horizontal view of male hands opening condom

Infine scopriremo come contrastare l’ansia e i problemi erettivi in modo efficace, senza usare pillole o farmaci.

L’erezione del pene non è un fenomeno automatico, da dare per scontato per il solo fatto di essere in un contesto erotico con la partner. Si dice sempre che le donne siano più emotive rispetto agli uomini dal punto di vista sessuale, ma la realtà dei fatti è che noi uomini siamo altrettanto emotivi e infatti anche nel meccanismo dell’erezione entrano in gioco le emozioni.

L’erezione è provocata da un aumentato afflusso di sangue nei corpi cavernosi che compongono l’asta del pene, ma questo afflusso di sangue è provocato da un fattore mentale specifico, ovvero l’eccitazione mentale.

L’eccitazione mentale non deve essere confusa con la libido, che è invece il semplice desiderio di fare sesso. L’eccitazione mentale è possibile solo in determinate condizioni psicologiche, ovvero solo quando l’uomo è sessualmente sicuro di sé.

Come fa l’ansia da prestazione a causare problemi erettivi?

L’ansia da prestazione sessuale è una forma di preoccupazione riguardate l’esito del rapporto sessuale. Si può essere in ansia perché si teme di deludere le aspettative sessuali della partner, o molto spesso perché in passato ci sono già stati episodi di disfunzione erettile durante il sesso e si teme di averne di nuovi.

La preoccupazione crea una sorta di tensione mentale nel cervello del maschio, mentre è con la sua partner, e questo dà luogo a due effetti negativi per il meccanismo erettile:

  1. Si crea una vasocostrizione (restringimento di vene e capillari), che impedisce al sangue di scorrere agevolmente nel pene.
  2. L’uomo non riesce a eccitarsi con forza e in modo coinvolgente, nonostante abbia voglia di fare sesso con la partner.

La scarsa eccitazione mentale, provocata dalla preoccupazione e dall’ansia, impedisce al cervello di inviare i giusti segnali neuronali nella area genitale.

A causa di ciò non c’è il rilassamento della muscolatura liscia dei corpi cavernosi del pene e non avviene l’afflusso di sangue al suo interno, dando così luogo alla mancanza di erezione, o alla sua perdita durante il rapporto e prima che questo possa essere concluso in modo soddisfacente.

Questo è il motivo per il quale la maggioranza degli uomini ha problemi di erezione solo durante il sesso con la partner, ovvero quando sono coinvolte molte più emozioni e aspettative, ma non presentano difficoltà erettive in situazioni più solitarie (come durante la masturbazione).

Nel caso della disfunzione erettile situazionale si possono avere difficoltà erettive solo con una partner, con cui ci si sente in ansia, mentre con un’altra si ottengono regolari erezioni perché ci si sente eccitati e a proprio agio.

Pillole e farmaci sono utili in caso di ansia da prestazione?

I farmaci per la disfunzione erettile come Viagra, Cialis e Levitra non sono la soluzione ideale in caso di ansia da prestazione e possono alimentare le cause del disturbo erettivo.

A differenza di quello che credono le persone più disinformate in materia, e a differenza di ciò che scrivono nei siti dove si possono acquistare le copie illegali dei farmaci, essi non provocano l’erezione in nessun modo.

Servono invece per inibire e bloccare per alcune ore l’enzima fosfodiesterasi PDE5, il quale, negli uomini più anziani, può impedire il regolare rilassamento della muscolatura liscia nei corpi cavernosi del pene.

Il farmaco, quindi, non provoca di per sé l’erezione. Pertanto, se durante il rapporto l’uomo si sente insicuro, teso o in ansia, non può ottenere una buona erezione neanche facendone uso. Questo è ben specificato anche nel foglio illustrativo del farmaco stesso, che però quasi nessuno si prende la briga di leggere.

Il grosso e diffuso problema è che prendere questi farmaci, senza una reale necessità, conduce in fretta a una vera e propria dipendenza psicologica. In pratica si va a relegare la propria fiducia interiore in una pillola, anziché in se stessi, e non si riesce ad affrontare l’idea di avere rapporti sessuali senza assumere prima un farmaco-

Questo porta ad un abbassamento dell’autostima sessuale e ad una maggiore insicurezza, che poi a sua volta alimenta le cause psicologiche di disfunzione erettile. Un circolo vizioso da cui è molto difficile uscire.

Rimedi validi e sicuri per l’ansia da prestazione sessuale

L’ansia da prestazione è spesso causata da una scarsa o errata conoscenza delle dinamiche sessuali di coppia. La pornografia ha alimentato idee completamente errate negli uomini riguardo le esigenze sessuali femminili, portando il maschio a sentirsi inadeguato e in ansia se messo a confronto con le prestazioni cinematografiche degli attori hard.

Come se non bastasse, le informazioni che si trovano nei forum e su tanti blog nel web sono dettate da persone che si reputano esperte, ma che di fatto non lo sono. Questo, a sua volta, alimenta l’idea di essere inadeguati o non all’altezza della partner.

Il primo rimedio utile è infatti quello di capire come noi uomini e donne funzioniamo dal punto di vista sessuale. Già questo molte volte è sufficiente per eliminare preoccupazioni e forme di ansia prestazionale ingiustificate.

Uno dei problemi dell’ansia è che porta spesso gli uomini ad auto-programmarsi inconsciamente al fallimento sessuale. In pratica si va a pensare talmente spesso di poter lasciare la partner insoddisfatta che, alla fine, quando ci si trova veramente insieme a lei, senza rendersene bene conto si attuano dei comportamenti mentali che impediscono una regolare erezione.

Le tecniche mentali per l’erezione sono molto utili in tal caso, per evitare di auto-programmarsi al fallimento sessuale e per sentirsi maggiormente sicuri di sé durante il rapporto, aumentano la propria autostima sessuale.

Un altro grande vantaggio delle tecniche mentali per l’erezione è che migliorano e potenziano il livello di eccitazione mentale, che il maschio può raggiungere durante il rapporto con la partner.

Questo è un aspetto della massima importanza perché una maggiore sicurezza sessuale, unita a una più forte eccitabilità mentale, porta a un maggiore afflusso di sangue nel pene, rendendo l’erezione più veloce da ottenere e per tempi più lunghi della norma.

L’erezione è un meccanismo di tipo psico-fisico, pertanto utilizzare un metodo di tecniche mentali e fisiche per l’erezione, che dia anche delle chiare informazioni sulle dinamiche sessuali di coppia e sulle reali esigenze femminili a letto, è il rimedio più sicuro e adatto quando la causa del problema è dovuta all’ansia da prestazione sessuale.

8 consigli che ti aiuteranno a riconquistare l’ex grazie al potere della psicologia

La fine di una relazione è triste e deludente. Spesso, ci lascia un grande vuoto dentro. Tuttavia, non è detto che debba essere davvero la fine. Infatti, se lo vuoi, esistono diversi modi per riconquistare l’ex e in questo articolo ho intenzione di condividere con te 8 consigli da non sottovalutare e che, grazie ai vari studi di psicologia e nell’ambito delle relazioni, possiamo dire che funzionano.

Si tratta di soluzioni molto utili che possono aiutarti a riportare nella tua vita la persona che ami.  Ovviamente, ti servirà un po’ di impegno, di calma e di tranquillità, ma puoi farcela… proprio come ce l’hanno fatta tante persone!

Il passato è passato. Certo. Ma con questi suggerimenti potrai crearti un nuovo e migliore futuro con la persona che ami. Tutto dipende da te.

Detto questo, devi sapere però una cosa, che non dovrà demoralizzarti. Gli uomini sembrano essere più facili da riconquistare rispetto alle donne. Perciò, se devi riconquistare una lei, sarà un po’ più dura, ma un uomo vero può vincere questa sfida e prendersi quello che desidera. Se sei una donna e vuoi riconquistare il tuo ex, dovrai comunque impegnarti, ma puoi decisamente tranquillizzarti lo stesso! (fonte dati direzioneritorno.it). In ogni caso, è fondamentale sentirsi motivati dall’amore e non perdere la speranza: se lui/lei si è già innamorato/a di te una volta, vuol dire che hai tutto quello di cui hai bisogno per far sì che accada di nuovo!

8 consigli: inizia così…

  1. Non disperare. La tristezza non è attraente. Ancor meno lo sono gli atteggiamenti insistenti, le suppliche, i ricatti emotivi e tutte quelle cose anti-sesso che facciamo quanto siamo disperati e quando ci facciamo guidare dalle emozioni negative! Queste ultime vanno sapute tenere a bada. Devi prenderti un po’ di tempo per prenderti cura di te e per arrivare a un diverso stato d’animo: felice, soddisfatto, ottimista e positivo. So che non è facile, ma ci sono tanti modi per riuscirci.

Questi stati d’animo attraggono moltissimo e possono decisamente aiutarti a riconquistare l’ex, mentre la tristezza e la disperazione allontanano ancor più la persona che ami. Il tuo nuovo modo di essere, modificherà il tuo linguaggio del corpo e le tue azioni, anche senza che tu te ne accorga. Proprio come dice Alexander Lowen, nel suo libro Bioenergetica (sul linguaggio del corpo e non solo): “Poiché il corpo esprime chi siete, imprime negli altri l’immagine di quanto siete nel mondo.” Migliorando il tuo stato d’animo, riuscirai a mostrare il lato migliore di te e non quello triste e negativo che piace poco agli altri (e probabilmente anche a te). Vedrai che, facendo così, la tua vita cambierà in meglio da ogni parte, non solo da un punto di vista sentimentale.

  1. Analizza. Perché la vostra storia è finita? Perché le cose tra voi stanno andando male o sono andate male? Trovare quell’elemento e problema, nonché la soluzione, ti aiuterà a guardare al tuo obiettivo con occhi diversi e con una motivazione più forte: ora sai come fare e sai che il vostro nuovo inizio sarà ancor più felice, in quanto non commetterete gli stessi errori. Adesso sai persino come rimediare a quello che è accaduto al passato. In pratica, analizzare la relazione aiuta molto. Anche questa nuova consapevolezza aumenterà il tuo livello di positività e, come abbiamo detto, la positività è attraente e può aiutarti a riconquistare l’ex.
  2. Fai un salto indietro nel tempo. Oltre a questa analisi, fai con la mente un salto nel passato: scopri quali sono quelle tue caratteristiche che hanno fatto perdere la testa alla persona che vuoi riconquistare. Una volta trovate, lavoraci, migliorale ed evidenziale (ovviamente in modo discreto).
  3. Cambia un po’ il tuo aspetto. Vai in palestra, cambia look, cambia il tuo modo di vestire. Certamente, non devi andare contro la tua personalità, ma devi migliorarti. Migliorandoti internamente ed esternamente, l’ex ti vedrà molto diverso/a da prima e questo catturerà la sua attenzione e creerà curiosità nella sua mente.
  4. Sfrutta il passato a tuo favore… Prenditi il tuo tempo e pensa a te. Poi, però, pensa ai ricordi più belli e trova un modo per riviverli con lui/lei. Se è possibile, invitalo/a per parlare e riportalo/a in quei luoghi del passato e parla di quei bei ricordi. In caso non potessi, mandagli/mandale un messaggio dicendo che hai visto qualcosa o qualcuno, oppure che sei stato/a in un posto che ti ha ricordato un determinato avvenimento… Ricreare nella mente quei momenti, aiuta a risvegliare quelle emozioni provate nel passato che, ovviamente, il nostro cervello associa (e ne dà in qualche modo il merito) alla persona che abbiamo vicino. Certamente è un buonissimo inizio, non credi?
  5. Usa un po’ d’indifferenza. Sta vedendo un’altra persona? Ok. Tu vai avanti con la tua vita e non fai di certo delle scenate di gelosia! Non è così? Continui semplicemente a sfoggiare la tua bellezza, felicità, positività e soddisfazione. Questo basta e avanza. Credimi.

La psicologia inversa funziona ogni volta, anche quando si tratta di riconquistare l’ex: se mostri troppo interesse, gelosia e attaccamento per l’ex, lui/lei si allontana. Se invece mostri indifferenza, la persona che ami si sentirà come se all’improvviso avesse perso il controllo su qualcuno che gli/le dava molte sicurezze (tu) e, riavvicinandosi, cercherà di recuperare tutto quello che ha perso. Se vedrà il tuo disinteresse, mentre si aspettava il contrario, istintivamente farà in modo di attirare nuovamente il tuo interesse. È la psicologia umana!

  1. Focus! Pensa all’obiettivo che vuoi raggiungere. Immagina come sarà quando ritornerete insieme e la felicità che proverai. Non focalizzarti troppo sulla rottura e su quanto ti ha reso triste. Una volta analizzati errori, problemi e cause del vostro allontanamento… basta così! Lasciati il passato alle spalle e pensa a come sarà bello ritornare insieme: questo è un pensiero positivo che ti motiverà, che ti aiuterà ad andare avanti e a mostrare quello stato d’animo attraente di cui abbiamo tanto parlato in questo articolo!
  2. Affina le tue abilità empatiche. La maggior parte delle coppie si lasciano o si ritrovano con tanti problemi perché non si capiscono. Pertanto, per creare una relazione migliore, devi cercare di capire il/la partner e le sue necessità. Non è facile, lo so. Infatti, nel suo libro “Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere“, John Gray ci racconta che continuiamo a scontrarci e a non capirci con la persona che amiamo. Grazie ad elementi psicologici, biologici e neurologici, l’autore ha innalzato tante valide teorie sulle differenze tra i modi di essere e esigenze, e su come potremo comunicare meglio: dobbiamo prima cercare di comprendere le nostre specifiche differenze e poi metterci nei panni dell’altra persona. Provare non costa nulla e ci fa più che bene!

Beh, con questi 8 consigli, avrai capito che riconquistare l’ex è più che altro un percorso psicologico per te e, di conseguenza, anche per lui/lei. Fammi sapere com’è andata!

Fonte: DirezioneRitorno.it

Cipolla: proprietà e benefici sul corpo umano

Si sa, la cipolla è un ingrediente fondamentale nella cucina d’oltralpe, portata alla ribalta addirittura da Luigi XV che unendo cipolle, burro e champagne una sera ha creato la famosa soupe à l’oignon, ormai vero marchio di fabbrica della gastronomia francese.

I benefici della cipolla sul corpo umano

È un piatto tipico della stagione fredda, ma i bistrot la servono in tutte le stagioni dell’anno perché è sempre una coccola golosa e consolatoria per palato e spirito.

La ricetta è abbastanza semplice e se volete provarla, non vi resta che reperire semplici ingredienti per portare in tavola un pizzico di francesissima delizia.

Oltre alla proverbiale quanto mai irrinunciabile bontà di questa zuppa di cipolle, però, c’è da dire che le cipolle non sono solo un ingrediente molto generoso in cucina, ma sono anche un prezioso alimento per il benessere del nostro organismo e oggi scopriremo come e in quale misura.

Pensiamo, ad esempio al periodo estivo, giorni di fuoco in cui il caldo mette a dura prova le nostre forze e anche la circolazione sanguigna subisce pesanti conseguenze. Bene, la cipolla è, in questo caso, un valido alleato per fare scorta di vitamine e sali minerali che aiutano a rigenerare i tessuti e il sangue attraverso una vera e propria depurazione che favorisce l’eliminazione delle tossine perché il circolo del sangue si mantenga pulito. È necessario che l’alimentazione venga curata con un’attenzione tutta particolare inserendo nella dieta alimenti in grado di migliorare il metabolismo ed esercitare un’azione attiva su fegato e reni. Ed è qui che entra in gioco la cipolla, un alimento vegetale in grado di ridurre il colesterolo e rallentare l’assimilazione degli zuccheri nel sangue.

Le cipolle sono anche ricche di cromo, un oligoelemento che gioca, anch’esso, un ruolo importante nella gestione del metabolismo e aiuta anche chi decide di eliminare i chili di troppo per ritrovare il peso forma. Il cromo agisce sull’insulina che è l’ormone responsabile dell’assorbimento della penetrazione dello zucchero nelle cellule del corpo umano, favorendone l’assimilazione e il metabolismo dei grassi riducendo, così, il tasso di colesterolo nel sangue e aiutando l’organismo nella prevenzione dei problemi cardiovascolari. Quindi, se vi sentite stanchi durante la giornata, se avvertite dei disturbi nervosi, se avete subìto un trauma fisico o psichico, vi sarà utile inserire nella vostra dieta giornaliera il consumo di cipolle. Per mantenere un peso forma è necessario anche il consumo giornaliero di frutta e verdura ricche di flavonoidi e, pensate un po’…le cipolle ne contengono in grandi quantità! I flavonoidi sono responsabili di un’efficace azione che contrasta i radicali liberi e quindi l’invecchiamento cutaneo e cellulare. Controllano inoltre i depositi di grasso, hanno una forte influenza sul buon funzionamento del fegato e del sistema immunitario. Le cipolle sono anche ricche di fibre insolubili che non apportano calorie ma volume, provocando, quindi un maggior senso di sazietà e placando la fame. Queste fibre si gonfiano e aumentano la massa del contenuto intestinale, accelerandone il transito e riducendo la permanenza del cibo nel tratto digerente, cosa che permette di eliminare più facilmente le tossine e di ridurre l’assorbimento dei grassi e degli zuccheri, contrastando anche il diabete.

C’è un momento preciso dell’anno, la primavera, in cui lo sbocciare della natura, l’esplosione bellissima e allegra dei colori che rinascono coincide, stridendo, con le tanto temute e antipatiche allergie stagionali provocate dai pollini liberati nell’aria. I cambiamenti meteorologici e ambientali mettono a dura prova il metabolismo dei soggetti allergici e gli organi che vengono interessati dal sistema immunitario che si irrigidisce per creare una barriera di autodifesa, sono quelli responsabili dello scambio con l’esterno, in particolare le vie respiratorie. Il classico raffreddore da fieno che comporta prurito al naso, mal di gola e mal di testa può essere combattuto anche con rimedi naturali e la cipolla fa parte di questa schiera di guerrieri naturali perché contiene anche composti solforati che inibiscono la reazione allergica e infiammatoria tipica delle allergie e, col il suo contenuto di Vitamina C e Sali minerali, depura l’intestino.

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È chiaro che la golosità della zuppa di cipolle ci porta a pensare che è uno dei modi più gustosi per consumarle, ma se non avete il tempo da dedicare ad una preparazione così speciale che è anche giusto deputare a cene o pranzi importanti da condividere con le persone care o con gli amici, ci sono molte idee per consumare quotidianamente questo vegetale che, come abbiamo visto, fa bene anche al nostro nostro benessere fisico! Allora, una prima idea per inserire le cipolle in maniera gustosa nella vostra dieta potrebbe essere una buona minestra di verdure con broccoli, patate, cipolle e orzo perlato; oppure un’insalata mista con barbabietole, funghi, un uovo sodo e una cipolla di tropea affettata molto sottile. Anche un contorno caldo fatto di cipolle stufate nel brodo vegetale è un’idea per portare in tavola questo prezioso alimento che si presta, davvero, a moltissime varianti saporite o più leggere ma sempre ricche di gusto.

Da una ricetta gourmand ai benefici di un alimento, quindi, che, fortunatamente, abbiamo sempre a nostra disposizione: infatti, sia che si tratti di cipolle bianche, bionde o rosse, il loro aiuto per il nostro organismo è provvidenziale in qualsiasi mese dell’anno!

Cura dell’alopecia femminile: partire dalle cause per arrivare alle soluzioni più adatte

La calvizie femminile, o alopecia androgenetica femminile, è un problema di enorme rilievo per molte donne. Cosa fare allora quando i fluenti capelli di un tempo cominciano a sfibrarsi, assottigliarsi e diradarsi progressivamente? Innanzitutto va ricordato che circa il 50% delle donne può soffrire di problemi legati ai capelli ma solo un certo numero soffre di alopecia androgenetica femminile. Ben 3 possono essere i picchi principali di comparsa: durante la pubertà, dopo la gravidanza e in menopausa.

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Problema del problema è poi il fatto che ben il 70% dei pazienti si rivolga ad un dermatologo o comunque ad uno specialista solo dopo aver già consultato erboristi, farmacisti, parrucchieri e siti Internet con rimedi “fai da te” di dubbia validità. Occorre sin dalle prime avvisaglie rivolgersi ad uno specialista altrimenti si dilatano inutilmente i tempi di intervento e si rischia di aumentare l’entità stessa del problema.

L’alopecia androgenetica femminile è strettamente legata a cause e concause tra le più disparate sebbene si possa tracciare a grandi linee un quadro di orientamento. Premesso che solo 1/3 delle donne con alopecia androgenetica è affetta da patologie che determinano un eccesso di androgeni (come nel caso della Sindrome dell’ovaio policistico) tra le principali cause rientrano: carenza di ferro, eccessiva esposizione al sole, deficit di zinco, magnesio e vitamina B, squilibri degli ormoni tiroidei, regimi alimentari sbilanciati, periodo post gravidanza, menopausa, malattie croniche,  stress psico-emotivo, interventi chirurgici, episodi febbrili, ipertiroidismo e utilizzo di immunodepressivi.

Quanto, invece, alle manifestazioni cliniche dell’alopecia androgenetica femminile essa è annunciata da un progressivo diradamento dei capelli sino ad una loro successiva e altrettanto progressiva caduta.

Al di là comunque di cause scatenanti ed età del paziente, c’è una sola cosa da fare: agire subito e andare alla radice del problema. Oltre a terapie farmacologiche, terapie laser e terapie chirurgiche sta riscuotendo enorme successo in tutto il mondo il trattamento di Medicina Rigenerativa bSBS che include una diagnosi genomica e ormonale avanzata. La terapia consiste nella rigenerazione follicolare.

In Italia a proporre il Protocollo medico non chirurgico bSBS (Advanced Regenerative Medicine Protocol and Genomic Analysis) di Biostimolazione bulbare è il Gruppo biomedico HairClinic guidato dal Dott. Mauro Conti.

Grazie a bSBS viene garantita la massima rigenerazione follicolare – favorendo non solo la nascita ma anche la crescita di capelli sani e robusti, con risultati duraturi nel tempo. Qualunque sia l’età e il periodo dell’anno, che si sia in gravidanza o si stiano facendo terapie farmacologiche per altri motivi, bSBS non è invasivo, non procura alcun dolore ed è scientificamente riconosciuto a livello mondiale.

Latte e derivati: verità e falsi miti

Parlare di formaggio oggi giorno è diventato complicato e cercare eliminarlo dalla tavola ancora di più. Circolano molte notizie sul latte ed i suoi derivati e capire se effettivamente è salutare sembra un complesso privilegio che, in realtà è molto chiaro. L’intervento negativo di alcuni blog, nella lotta contro i prodotti animali, è arrivato a sconsigliare l’uso di ricette a base di formaggio. Ma quali sono i miti e quali le verità?

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Il latte ed i suoi derivati sono un po’ ovunque, dai dolci ai vari salati che ampiamente conosciamo, soprattutto nella nostra dieta – quella italiana – e cercare di eliminarli non sono è difficile ma neanche salutare. Molti però sono stati indotti a farlo per colpa di influenze varie, secondo le quali mangiare latte crea una relazione con diverse malattie (dal cancro al diabete, passando per altri misfatti attribuibili al suo uso).

L’evidenza scientifica, che è quella che dimostra e dice cosa, come, quando, perché ed in che quantità dobbiamo assumere le nostre calorie, ha dato dati negativi relativi all’uso della carne. Questo ha repentinamente allarmato molti individui non solo sull’uso della carne ma anche, in generale, su quello di varie proteine animali.

In effetti, e da decenni, è ormai noto che un uso della carne nelle dosi sconsigliate è nocivo per la salute. I motivi sono molteplici: la carne non è più la stessa, la lavorazione alla quale è sottomessa e lo stress che vivono gli animali è cambiato, i processi di conservazione non sono gli ideali e tanti altri fattori influiscono affinché un suo uso giornaliero non sia l’indicato.

Sul latte e sul formaggio, ma anche sui derivati in generale c’è ancora forte dubbio ed in molti, davvero molti, si approfittano del polverone della carne per dire che, è ovvio, tutto ciò che è di origine animale fa male.

Sino ad ora la scienza non dice questo e dirlo per presunzione propria o per ideali può essere nocivo.

Per questo motivo è importante fare un’analisi di cosa fa bene e cosa no ed eventualmente perché.

Il latte vaccino è dannoso?

Dipende. Prendere il latte nelle quantità indicate non solo non fa male ma diversifica l’origine dell’apporto calorico e questo è assolutamente benefico. Qualunque cibo, persino le mele, preso ripetutamente ed esclusivamente danneggia l’organismo. La varietà premia ed è il caso del latte. Non serve nominare l’importante apporto proteico e in calcio che apporta.

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Il formaggio fa male? 

Dipende. Anche in questo caso vale lo stesso discorso. Aggiungiamo che la lavorazione naturale non inficia negativamente. Quella artificiale (tramite prodotti chimici), soprattutto lungo termine, è probabilmente dannosa. Prendiamo per esempio la ricotta, un formaggio di origini umili ma di altra qualità. La ricotta vaccina è un formaggio relativamente povero di calorie, facilmente digeribile e con un alto contenuto proteico. Inoltre, è un alimento ricco di calcio, amminoacidi, fosforo, ferro, magnesio e vitamine (A, B1, B2 e B12). Bisogna prendere tutto con un pizzico di sale e ricordarsi che tutte le categorie alimentari, sono indispensabili in moderazione per una dieta sana ed equilibrata. Potete, dunque, concedervi una fetta di torta di ricotta ogni tanto senza grossi rimorsi!

Il latte è contenuto in tante altre cose, soprattutto dolci, posso prenderli?

Vivere bene vuol dire anche sentirsi bene con se stessi. Avere la paranoia di prendere dolci o prodotti lavorati è di per se negativa e la paura di ammalarsi una volta consumati addirittura nociva.

Una dieta completa non solo favorisce il benessere dell’organismo ma permette di concludere con i piaceri del palato qualsiasi pasto. Per questo motivo in nessun caso bisogna evitare consumare una tiramisù piuttosto che un budino o un cheesecake. Questi ultimi, infatti, in moderazione, possono migliorare l’approccio con la dieta e rendere migliore e più saporito un intero pasto spigrendovi a realizzarlo adeguatamente per concludere con il “premio” finale.

La capacità del lettore sta quindi nell’interpretare ciò che i “blog” dicono e raccontano, appoggiarsi nel parere medico e valutare attentamente tutto ciò che si trova su internet cercando siti che abbiano validità scientifica. Il latte può non essere come quello di un tempo, è sicuramente esposto a processi chimici e meccanici di cui gli animali che lo producono sono vittime esattamente come lo sono il 99% dei frutti, delle verdure, dei prodotti da supermercato e delle carni che prendiamo. Oggi giorno tutto è parte di un processo industriale e, come tale, perde parte della naturalità. Non si può e non si deve però confondere con gli estremi benefici che può portare alla salute.

Ricordiamo, infatti, che il latte è un alimento completo. Le proteine sono presenti in alte quantità potendo coprire l’apporto totale di un pasto con una sola porzione e risultando altamente benefica per atleti o sportivi che intendono aumentare la propria massa muscolare. È una bevanda dissetante grazie al suo elevato contenuto d’acqua e ricca in vitamine fondamentali come la D, la B e la A. Non per ultimi ricordiamo i vari sali minerali che contiene come: calcio e fosforo. E per concludere, la presenza bilanciata sia di grassi che carboidrati fanno si che questo alimento, nel suo insieme, sia altamente completo e in grado di semplificare qualsiasi dieta con la sua presenza.

Conviene quindi seguire la nostra dieta mediterranea, considerata la migliore, e aggiungere nel quotidiano la presenza di latte e derivati quali elementi primari e dei quali poter ottenere incredibili benefici alla salute quando accompagnati da una varietà estesa di alimenti come cereali, frutta, verdura, etc. Rispettare il palato, non dimenticare l’attività fisica e concludere con il piacere che diventa facilmente accessibile con una dieta bilanciata.

Capelli fragili e calvizie: la rigenerazione cellulare contro la chirurgia

Soluzioni cosmetiche, shampoo, balsami, fiale e chi più ne ha più ne metta come si suol dire! Quanti di noi non hanno mai guardato con preoccupazione capelli sempre più diradati, spenti, opachi e fragili sperando che qualche rimedio naturale o più strettamente chimico potesse finalmente arginare il problema? Certo natura e prodotti più o meno chimici testati in laboratorio hanno la loro efficacia ma quando la calvizie è conclamata bisogna agire in modo mirato e tempestivo!

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Dallo stress a fattori ereditari, da improvvisi sbalzi ormonali a regimi alimentari non proprio corretti, molte sono le cause che sottendono la calvizie, annoverabile tra le malattie capaci di creare forti disagi e insicurezze.

Oggi per fortuna esiste grazie alla Medicina Rigenerativa una più che valida alternativa all’autotrapianto che non cura e non rigenera i capelli. Si tratta del Protocollo medico non chirurgico bSBS (Advanced Regenerative Medicine Protocol and Genomic Analysis) basato sulla biostimolazione bulbare sinergica. 

Di cosa si tratta e come agisce bSBS? Conosciuto e praticato in tutto il mondo, bSBS è un protocollo medico che utilizza cellule staminali autogene, ovvero del paziente stesso,  con l’obiettivo di arginare senza chirurgia l’evoluzione della calvizie e di garantire la massima rigenerazione follicolare con risultati duraturi nel tempo. E’ prevista una procedura della durata di circa 2/3 ore e un ritorno pressoché immediato alla quotidianità.

La “bellezza” di bSBS sta nei suoi numerosi vantaggi: infatti, non è invasiva, può essere pratica a qualsiasi età e anche in gravidanza, nonché in qualunque periodo dell’anno e in concomitanza all’assunzione di qualsiasi tipo di farmaco. 

Rapida e indolore, basata su tecnologie e principi comprovati scientificamente, questa terapia consente di individuare una cura mirata al tipo di patologia presente in ogni paziente ed è anche coadiuvata da test ormonali, terapie rivascolarizzanti, nutritive e antinfiammatorie anti Prostaglandina D2 e analisi  genomica con test del DNA.

bSBS è proposto in Italia  da HairClinic Biomedical Group.

LINK UTILI 

Autotrapianto:
http://www.hairclinic.it/lautotrapianto-non-basta.html#0-video 

Rigenerazione bSBS:
http://www.hairclinic.it/rigenerazione-bsbs.html#0-video 

Fasi del Protocollo bSBS:
http://www.hairclinic.it/video-gallery-bsbs.html#1-video 

HairClinic BioMedicalGroup Italia

HairClinic BioMedicalGroup che si occupa di Genomica, Medicina Rigenerativa e Ingegneria Tissutale, specifiche branche della Scienza coordinate in abbinamento alla micro chirurgia per dare i risultati migliori possibili. I Partners del Gruppo sono tra i più quotati Istituti Clinici e Medici del settore internazionale. Le tecnologie offerte ai propri pazienti sono esclusive italiane e rappresentano la massima espressione della ricerca di questi ultimi anni.

Dieta o non dieta? Si se a consigliarla è uno specialista e non un Motore di ricerca

Il web è diventato oggi il primo strumento attraverso cui le persone cercano di dare risposte immediate alle domande che quotidianamente si pongono. Anche in fatto di salute la Rete non è seconda a nessuno, punto di riferimento ancor prima di medici e specialisti quasi in ogni campo. L’esempio più calzante è il settore dell’alimentazione, perno intorno al quale ruotano tutta una serie di consigli di esperti o presunti tali e molteplici declinazioni di diete per qualsiasi esigenza: da quella lampo alla dieta per tornare in forma in vista dell’estate alle porte, ai consigli nutrizionali per sportivi agonisti o amatoriali.

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Siamo alla costante ricerca di formule magiche che ci permettano di ottenere una forma fisica ottimale e per quanti si occupano di salute e benessere la sfida più grande è quella di offrire al popolo del web contenuti seri e attendibili che possano soddisfare le aspettative.

Partiamo dunque dall’assunto che non esiste una “dieta magica”, un vademecum da seguire valido universalmente. Ogni fisico, coerentemente allo stile di vita perseguito, avrà un diverso fabbisogno energetico, vitaminico e calorico, motivo per cui è bene tenere presenti i consigli che vengono dati online solo se oltre a questi si fa affidamento ad un professionista serio nel campo dell’alimentazione.

Sono tanti i buoni motivi per i quali consigliamo di non affidarsi solamente alle “diete fai da te” presenti online. In diversi articoli apparsi sul web vengono spiegate suddette ragioni. Che si tratti di consigli rivolti a sportivi o di suggerimenti rivolti a persone che praticano sport amatoriale o che non lo praticano affatto, il contenuto del messaggio non cambia: occorre stare alla larga da falsi miti che promettono risultati miracolosi in lassi di tempo brevissimi. Senza fare grandi rinunce, ma affidandosi ad uno stile di vita sano ed equilibrato, è possibile ottenere i risultati desiderati. E se questo non dovesse essere sufficiente basterà affidarsi ad esperti nutrizionisti che sapranno cosa consigliarvi.

Ecco quindi cosa occorre ricordare prima di iniziare qualsiasi dieta fai da te:

  1. Non esistono diete miracolose e il “fai da te” può portare più problemi che benefici.
  2. Ogni soggetto ha le sue specificità che bisogna tenere in considerazione quando si sceglie di seguire una dieta.
  3. Meglio affidarsi ad un nutrizionista esperto che cercare veloci rimedi online, la fatica magari sarà maggiore ma il risultato finale varrà tutto il tempo dedicato.