I Limuli. I Granchi a ferro di cavallo

Scritto da:
Adele Guariglia
Durata:
1 minuto

I granchi a ferro di cavallo sono gli unici sopravvissuti ad una specie di animali che prosperava 300 milioni di anni fa. Anche se sono chiamati “granchi”, appartengono al subphulum Chelicerato, un subphylum degli Artropodi al quale appartengono anche gli Aracnidi. Vivono in acque basse al largo delle coste del Nord America e del Sud-est asiatico, sono più facili da incontrare in primavera quando escono dal mare per accoppiarsi e deporre le uova.

Questi aracnidi hanno la testa fusa col torace, il cosiddetto “cefalotorace”, quest’ultimo è ricoperto da una resistente conchiglia a forma di ferro di cavallo e reca sei paia di appendici: 1 paio di cheliceri, 1 paio di palpi e 4 paia di arti locomotori. L’addome presenta una lunga coda simile a una spina e 5 paia di branchie a forma di foglia. Questi animali hanno un paio di occhi semplici davanti e un paio di occhi composti su ciascun lato. Il sangue è quasi incolore ma contatto con l’acqua diventa blu  dovuta all’ossidazione dell’emocianina.

Le 4 specie viventi di granchi a ferro di cavallo appartengono tutti alla famiglia Limulidae. Sono di colore marrone e possono raggiungere una lunghezza di 60 cm. I maschi dei limuli si differenziano dalle femmine per la loro dimensione inferiore del 20% ed i loro pedipaldi modificati per consentirgli di tenersi aggrappati alla femmine durante l’accoppiamento per fecondare le uova.

L’habitat dei Limuli comprende i fondali marini fino a 200 metri con una preferenza per quelli di 30 mentre nel periodo riproduttivo preferisco le spiagge asciutte e sabbiose, riparate dal moto ondoso per poter deporre le uova. Si nutrono di molluschi , vermi anellidi ed altri organismi bentonici dei fondali marini.

La riproduzione avviene in primavera in coincidenza con maree molto alte durante i pleniluni , le femmine producono dalle 15.000 alle 64.000 uova  a seconda della loro taglia ,prima dell’accoppiamento conservandole in masse dense nella parte anteriore del carapace per poi deporle in 4-5 buche profonde 15-20 cm scavate nella sabbia durante la marea. Ogni covata contiene circa 4000 uova e una femmina arriva a deporne 20 nell’arco di un anno seguendo le maree.

Il sistema immunitario dei limuli  è in grado di riconoscere efficacemente i lipopolisaccaridi presenti sulla parete dei batteri Gram negativi ed eliminare questi ultimi racchiudendoli in un coagulo. Questa capacità ha portato allo sviluppo del test in vitro LAL usato per l’individuazione di endotossine batteriche nelle materie prime industriale e nell’acqua così come in farmacologia e nell’individuazione di alcune malattie batteriche.