Tattiche di disimpegno dei moscerini della frutta

Scritto da:
Marco Ferrari
Durata:
1 minuto

Se sorpresi dai predatori i piccoli moscerini della frutta attuano le stesse manovre evasive degli aerei da caccia. Nel bel mezzo di una curva sopraelevata, le mosche possono scartare su un fianco di 90 gradi o più, quasi volando a testa in giù. I ricercatori hanno usato una serie di telecamere ad alta velocità che operano a 7.500 fotogrammi al secondo per catturare il movimento delle mosche, dopo aver generato un’ombra che simula un predatore in avvicinamento.

time-lapse
Immagine in time lapse da un video ad alta velocità che mostra come una mosca della frutta, spaventata da un’ombra incombente (fuori campo in basso a destra) possa eseguire una rapida virata per evitare la minaccia. Credit: F. Muijres, University of Washington

“Anche se sono stati descritti come volatori tranquilli, le minuscole mosche in realtà possono “rotolare” i loro corpi proprio come aerei in virata e manovrare lontano da minacce imminenti”, spiega Michael Dickinson, professore di biologia e co-autore della ricerca.

“Abbiamo scoperto che i moscerini della frutta alterano il loro percorso in meno di un centesimo di secondo, 50 volte più velocemente del nostro batter d’occhi, decisamente molto più velocemente di quanto mai immaginato.”

Florian Muijres, un ricercatore post-dottorato e autore primario della ricerca afferma inoltre che:”Queste mosche normalmente sbattono le ali 200 volte al secondo e, in quasi un unico colpo d’ala, l’animale può riorientare il suo corpo per generare una forza adatta all’allontanamento dallo stimolo minaccioso e poi continuare ad accelerare in fuga”.

Le mosche della frutta, una specie chiamata Drosophila hydei che sono grandi poco più di un seme di sesamo, dispongono di un sistema visivo ad alta reattività per individuare i predatori che si avvicinano.

“Il cervello della mosca esegue un calcolo molto sofisticato, in un brevissimo lasso di tempo, per determinare dove sia il pericolo e reagendo adeguatamente sia con minaccia in arrivo di lato, frontalmente o posteriormente “, afferma Dickinson.

Drosophila hydei (Wikicommons)
Drosophila hydei (Wikicommons)

“Ma come può un cervello così piccolo generare comportamenti complessi? Una mosca con un cervello delle dimensioni di un granello di sale dispone di un repertorio comportamentale paragonabile ad un animale molto più grande come un topo. Comprendere questi meccanismi sarà molto interessante da un punto di vista ingegneristico”, ha detto Dickinson.

Ecco le modalità di ricerca; i ricercatori hanno sincronizzato tre telecamere ad alta velocità ognuna in grado di catturare 7.500 fotogrammi al secondo, o 40 fotogrammi a battito d’ali. Le telecamere si sono concentrate su una piccola regione nel mezzo di un’arena di volo cilindrica dove 40-50 moscerini della frutta svolazzavano liberamente. Quando una mosca passava attraverso l’intersezione di due raggi laser, esattamente al centro dell’arena, innescava un’ombra in espansione che obbligava la mosca ad effettuare una schivata per evitare una collisione o essere predata.

Come il cervello ed i muscoli della mosca controllino queste manovre evasive straordinariamente veloci e accurate è la prossima cosa che i ricercatori vorrebbero indagare, ha detto Dickinson. Occorre notare che a questa ricerca è interessata addirittura l’aviazione militare.

Marco Ferrari
15 giugno 2014