Rischio incendi in Amazzonia

Scritto da:
Morena Lolli
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1 minuto

incendio-amazzioniaNon basta il traffico illecito di legname, non bastano le deforestazioni dolose, il polmone verde della terra deve fare i conti anche con la siccità ed un aumentato rischio di incendi dovuti anche ad attività umane non dolose.

Molte zone della foresta amazzonica sono state, in questi anni, forzatamente trasformate in aziende agricole con pascoli e foreste di seconda crescita.

Il movimento di persone negli ultimi decenni era andato verso l’interno della foresta che veniva spesso disboscata per fare posto a zone coltivabili. Sono aumentate, parallelamente, anche le strade, che hanno portato un ulteriore aumento del disboscamento.

Ora invece,  il movimento delle persone tende ad essere di allontanamento dalle zone agricole, uno spostamento dovuto alle migliori possibilità economiche offerte dalle città che sono in forte espansione.

E’ questo progressivo abbandono delle aree rurali, con conseguente aumento vertiginoso delle reti stradali, che unito alla siccità causa un aumento degli incendi che stanno devastando molte aree.

Uno studio, svolto con particolare attenzione alla parte di foresta amazzonica che si trova in Perù, non è che uno dei tanti a mettere di nuovo il dito sulla piaga: la deforestazione, anche dolosa, fatta per coltivare d il successivo sfruttamento del suolo  hanno lasciato queste zone impoverite anche dal punto di vista idrico il che, unito all’aumento della temperatura dovuto ai cambiamenti climatici, porta ora, a seguito dell’abbandono delle campagne, un aumentato rischio di incendi i cui focolai potrebbero appunto essere le campagne abbandonate, inaridite e ulteriormente dissestate dall’enorme numero di vie di trasporto che stanno crescendo, isolando le parti di foresta.

Dopo il disboscamento doloso fatto per creare zone coltivate, con l’abbandono delle campagne si pensava che il numero di incendi dovesse diminuire. In realtà non è affatto quello che sta succedendo: il terreno, impoverito dalle numerose bruciature dolose, non riesce a proteggersi adeguatamente e le campagne spopolate implicano anche un minor controllo degli incendi che, una volta partiti, si diffondono sugli appezzamenti incolti prendendo vigore e diventando così più pericolosi.

Morena Lolli
18 dicembre 2012