Eternit: il problema della bonifica

Scritto da:
Massimo Gigliotti
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1 minuto

L’asbesto o amianto è un insieme di minerali del gruppo dei silicati appartenente alle serie mineralogiche del serpentino e degli anfiboli, che in natura è molto abbondante.

Le sue proprietà di resistenza al calore e la struttura fibrosa resero adatto questo materiale per numero scopi. Nei tempi antichi si credeva che l’amianto fosse la “lana della salamandra” per le sue proprietà di resistenza al fuoco. Romani e Persiani lo utilizzavano nei riti funebri per avvolgere i cadaveri da cremare.

Addetti alla bonifica di lastre d'amianto.
Addetti alla bonifica di lastre d’amianto

Fu un materiale rivoluzionario che nel XX secolo venne impiegato nella coibentazione delle carrozze ferroviarie e delle navi, come isolante nei tetti di abitazioni, scuole, ospedali, edifici pubblici e privati. Venne usato anche come isolante termico in elettrodomestici, nelle guarnizioni, nelle vernici, nei tessuti ignifughi, nelle caldaie e negli acquedotti. Perfino in teatro venne usato come simulatore di neve o come protezione in scene con il fuoco.

La sua pericolosità è data dalle fibre di cui l’amianto è composto. Una fibra di asbesto può essere mille volte più piccola di un capello. L’esposizione alle polveri di amianto possono causare, se inalate, malattie polmonarie e principalmente asbestosi, mesotelioma pleurico e carcinoma polmonare. La beffa sta nel fatto che l’intossicazione da amianto può restare latente anche per 30 anni in modo asintomatico per poi manifestarsi all’improvviso.

Dopo più di vent’anni dall’entrata in vigore della legge 257/92 che mise al bando l’amianto nel nostro Paese, le bonifiche sono troppo lente e i dati relativi ai siti da bonificare non ancora definitivi. La legge prevedeva che entro 180 giorni ogni Regione dovesse predisporre uno specifico piano per il censimento e la rimozione dell’amianto. Ma questo non è avvenuto e in molti casi la legge è stata totalmente disattesa.

E se l’Italia ha una legge scritta in cui si bandisce l’uso dell’amianto e che in Europa l’Eternit sia stato messo al bando, sono solo 44 le Nazioni che l’hanno bandito, mentre ci sono Paesi dove viene ancora utilizzato, come Russia, Canada, Cina, India, Brasile, Thailandia. Gli Stati Uniti, per aggirare il problema, hanno pensato bene di trasferire le industrie di amianto in Messico dove gli operai non vengono informati sul pericolo o vengono tranquillizzati; il Canada produce e vende all’estero l’amianto guardandosi bene dalle pratiche di utilizzo all’interno dei propri confini nazionali.

Per legge, in Italia, lo smantellamento di tetti o altri manufatti che contengono amianto è d’obbligo solo se si trovano in uno stato di degrado tale da poter formare delle particelle che possono essere inalate. Per questo motivo, molti siti non sono nemmeno presi in considerazione come problematici. In ogni caso la legge vieta di abbandonare nell’ambiente oggetti in fibrocemento a base di amianto o di smaltirli con i normali rifiuti.

Un esempio di discarica abusiva di amianto
Un esempio di discarica abusiva di amianto

Il lavoro di smaltimento può essere svolto solo da ditte autorizzate, le quali, innanzitutto sono chiamate a verificare la presenza di amianto con test di laboratorio su un campione di materiale. Se accertata la presenza di amianto, si procede all’incapsulamento, una tecnica di bonifica in cui le superfici delle lastre esposte agli agenti atmosferici vengono trattate con sostanze sintetiche che impediscono il rilascio di polveri. Per poi procedere con la rimozione e lo smaltimento definitivo in apposite discariche.

Ma nel frattempo, in centinaia si ammalano e muoiono a causa dell’asbesto, ed il picco di decessi è previsto fra pochi anni. E ancora una volta nel panorama politico, che sia italiano, europeo o mondiale, risulta fondamentale concentrarsi sulla salvaguardia del territorio, come punto nevralgico per un futuro possibile. La “partita” per il pianeta e per l’umanità, passa anche attraverso il problema amianto.

Massimo Gigliotti
7 giugno 2013

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