L’Echinacea. La pianta che aiuta il nostro sistema immunitario.

Scritto da:
Adele Guariglia
Durata:
1 minuto

L’Echinacea è un genere di pianta erbacea della famiglia delle Asteraceae, note anche come Compositae (piante dicotiledoni dell’ordine Asterales), originaria del Nord America comprende nove specie d’interesse ornamentale ed erboristico. Questa pianta mostra una notevole adattabilità alla diverse condizioni ambientali, cresce spontaneamente nelle zone di pianura ed in alta quota in zone soleggiate senza particolari condizioni del terreno, anche se predilige zone tendenti al sabbioso.

Appare dalla primavera all’autunno e fiorisce nei mesi tra giugno ed agosto, è composta da foglie riunite in rosette basali e poi distribuite lungo gli scapi, sono lanceolate od ellittiche e generalmente provviste di peli. Il suo fusto, in altezza ha una misura variabile da 50 a 150 cm, mantiene una postura eretta e si presenta rivestito di poche o molte foglie a seconda della specie ed è più o meno peloso.

Il capolino è peduncolato, con fiori ligulati di tonalità che varia dal bianco-rosato al rosa-purpureo, mentre il polline può essere di diversi colori. Il frutto è un achenio quadrangola con pigmentazione marrone chiaro all’apice, ma può anche essere assente a seconda della specie.

L’Echinacea è molto famosa per la prevenzione dei malanni di stagione, infatti la sua capacità di rafforzare il sistema immunitario, rende l’organismo molto più resistente alle infezioni batteriche e virali.

I primi ad utilizzare questa pianta furono gli indiani, come antinfiammatorio , immunostimolante, antispastico e nel cancro. In seguito dopo alcuni anni si diffuse in Europa, non prima che Meyer( USA) ne scoprì i suoi benefici iniettando il succo di questa pianta i pazienti con svariate malattie.

La radice dell’Echinacea contiene degli acidi che hanno proprietà antivirale,flavonoidi,acidi grassi saturi,oli essenziali e polissaccaridi, che oltre a prevenire malattie dovute al cambio di stagione, accelera il processo di guarigione quando un virus ha già colpito l’organismo.

Viene utilizzata anche negli unguenti per velocizzare il processo di cicatrizzazione e grazie alla sua proprietà antinfiammatoria e antisettica è utile nel trattamento di ulcere, ustioni, ferite infette e dermatiti.

Una sua controindicazione è dovuta ad una possibile allergia, infatti tutti coloro che risultano intolleranti al polline o che soffrono di raffreddore da fieno dovrebbero fare un test prima di assumere dei componenti derivati direttamente dalla pianta, mentre estratti secchi e pastiglie dovrebbero essere tollerati senza problemi dall’organismo pur risultando allergici.

Sul mercato, questa pianta è reperibile sotto forma di tisane, succo, tintura ed estratti secchi.

Il suo utilizzo è sconsigliato in caso di malattie autoimmuni, neoplasie, gravidanza ed allattamento.